Emancipazione delle donne: tutte le prime volte, dal voto allo sport

Emancipazione delle donne: tutte le prime volte, dal voto allo sport
15 apr 2021

Conquiste e simboli come libertà di espressione dell’emancipazione femminile

C’è sempre una prima volta, ma quella di molte donne ha davvero scritto la storia, aprendo la strada a molte altre.

Se qualcosa è cambiato, rispetto alla condizione raccontata da Virginia Woolf nel suo capolavoro “Una stanza tutta per sé”, nella quale a una donna era preclusa la possibilità di dedicarsi alla scrittura o alla semplice lettura, all’arte in generale, ma anche solo alla riflessione, lo dobbiamo a chi ha avuto il coraggio di agire e diventare, così, un simbolo dell’emancipazione delle donne.

Le conquiste femminili sono passate per il mondo della letteratura, della moda, dello sport, così come dell’industria cosmetica, nella quale ieri, come oggi, delle vere e proprie icone di coraggio, stile e intraprendenza hanno rivoluzionato il ruolo della donna nella società, accompagnando le generazioni verso il cambiamento e ispirando altre donne.

Le “prime donne”: 7 protagoniste che hanno cambiato il mondo

Il passato è ricchissimo di donne che hanno contribuito in modo netto a scrivere pagine importanti della storia, ma soprattutto a infrangere antiche convinzioni di una società prettamente maschilista.

Per quanto sia difficile scegliere tra le tante, andiamo a scoprire alcune prime donne, che con le loro prime volte hanno infranto molti stereotipi:

  1. Saffo. La prima poetessa della storia e la prima anche a parlare dell’eros femminile, tanto che dal 1800 le sue opere divennero paradigma dell’amore omosessuale femminile.
  2. Marie Curie. Una di quelle donne che ha fatto tante cose per la prima volta, fino alla sua morte: prima a insegnare alla Sorbona, prima a vincere il Nobel per la Fisica, prima a vincere quello per la Chimica e prima (e unica) a vincere due Nobel, ma anche prima donna ad essere sepolta nel Pantheon di Parigi.
  3. Elena Lucrezia Corner Piscopia. La prima donna laureata, in filosofia a Padova nel 1678.
  4. Artemisia Gentileschi. Non è stata la prima donna pittrice ma è sicuramente il simbolo di questa categoria. Nel ‘600, infatti, è stata una vera e propria eroina nell’affermarsi come pittrice in un mondo che non permetteva alle donne di frequentare la scuola d’arte, ma non solo: affrontò un processo per stupro per proteggere sé stessa e il proprio diritto di decidere.
  5. Rita Levi Montalcini. Ha scoperto e identificato il fattore di accrescimento della fibra nervosa (NGF), per il quale ha vinto il premio Nobel per la medicina.
  6. 22 atlete a Parigi nel 1900. Furono le prime donne alle Olimpiadi, che rappresentarono solo il 2% dei partecipanti totali, in gare di tennis, golf, vela e croquet.
  7. Margaret Thatcher. La “Lady di Ferro” è stata la prima donna in Europa a diventare Primo Ministro.

E come dimenticare le prime donne al voto in Italia, che dal, 10 marzo al 7 aprile, si recarono alle urne per rinnovare le amministrazioni comunali di tutti i capoluoghi di provincia?

La cosmetica come simbolo dell’emancipazione femminile

Negli anni la protesta e la lotta per i diritti delle donne, è passata attraverso la valorizzazione di sé e l’affermazione della propria identità.

Anche se negli anni ’70 venivano bruciati reggiseni, lasciate le chiome incolte e i volti acqua e sapone in segno di ribellione, il make-up è stato sdoganato e, anzi, è diventato il simbolo del potere alle donne, che devono e possono essere libere di esprimere la propria personalità. Il mondo della cosmetica, infatti, è stato un vero e proprio motore per l’emancipazione delle donne.

Tra quelle coraggiose, capaci di lottare per dimostrare di esistere e valere quanto un uomo, che Artemisia Gentileschi avrebbe sicuramente ritratto, non possiamo non ricordare Elizabeth Arden: nel 1912 ebbe l’idea geniale di supportare le suffragette, allora in protesta per il diritto al voto, inviando centinaia di rossetti rossi alle donne “in prima linea”, mentre costruiva il suo impero cosmetico, grazie al quale diventò la prima donna a conquistare la copertina del Times nel 1946.

Nel frattempo, la “rivale” Helena Rubestein, imprenditrice polacca di origine ebrea si trasferiva a New York per realizzare il sogno di tutte le donne: combattere l’insorgere delle rughe con le creme anti-age e i trattamenti di bellezza del suo brand, ma che divenne anche il simbolo del riscatto sociale femminile, grazie alla sua Fondazione che supportava le ragazze meno fortunate.

E che dire della donna che ha inventato i “sample”? I campioni prova dei quali nessun marchio può fare a meno nelle sue strategie di marketing, sono nati da un’idea di Estée Lauder, una vera stratega, che incarnava l’ideale di bellezza semplice, in voga ancora oggi.

Impossibile non citare poi Coco Chanel, alla quale dobbiamo il culto dell’abbronzatura effetto glow e del look ispirato ai marinai, fatto di pantaloni e maglie in jersey a righe.

E tu…come esprimi te stessa?

Ripercorrendo a grandi linee la storia di alcune prime donne è facile sentire la responsabilità di non rendere vani i loro sforzi e di continuare la strada che hanno aperto verso l’assoluta parità di genere.

In un mondo che porta avanti la battaglia dell’emancipazione femminile, eccoci qui, allora, a proporti dei prodotti ideali per una donna forte e coraggiosa, che sa quello che vuole:

  1. Rossetto skin color EuPhidra cremoso, brillante e di lunga durata con filtro solare SPF 10. Nutre e protegge le labbra anche dai danni del sole ed è ideale per chi ama un effetto naturale.
  2. Profumo Ortensia de L’Erbolario, dai toni profumati e delicati, note fascinose e seducenti, ideale per interpretare lo charme di una femminilità autentica.
  3. Crema rigenerante Defence Elixage Satin Bionike, con complesso di attivi presenti che operano in modo sinergico su più fronti, per contrastare efficacemente i segni dell’invecchiamento cutaneo, migliorare l’aspetto e la compattezza della pelle.

Scegli di conservare e valorizzare la tua bellezza esprimendo la tua personalità!

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