Come contrastare la carenza di ferro in gravidanza

Più stanca e pallida? Ecco riconoscere e combattere la carenza di ferro in gravidanza

Sei in dolce attesa e accusi mal di testa frequenti, vertigini, ma sei anche più pallida e stanca del solito?

Potrebbero essere i classici sintomi di una carenza di ferro in gravidanza, un problema che purtroppo è molto comune durante la gestazione, ma che desta molta preoccupazione, soprattutto per la salute del feto.

Keep calm: andiamo a scoprirne di più e a vedere come agire tempestivamente.

Ferro basso in gravidanza: quali sono le cause?

La carenza di ferritina è la prima causa di anemia, una condizione caratterizzata dalla riduzione patologica dei livelli di emoglobina (Hb), la quale determina una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno nella quantità necessaria a soddisfare le esigenze di tutti i tessuti e degli organi del corpo.

Durante i 9 mesi di dolce attesa, l’organismo viene messo sotto stress da diversi fattori, come l’aumentato volume di sangue, lo sviluppo del feto e della placenta, che richiedono un fabbisogno di ferro molto più elevato rispetto al normale (da 1-2 a circa 30 mg/die), proprio per far fronte alle richieste di mamma e bambino. 

Per questo le quantità di ferro assunte con l’alimentazione potrebbero non essere sufficienti ed il rischio è quelli di sviluppare l’anemia sideropenica, determinata appunto dalla carenza di ferro. 

Anemia sideropenica: sintomi e conseguenze per il bambino

Soprattutto all’inizio è facile confondere i sintomi della gravidanza con quelli del ferro basso, quindi è importante sottoporsi sempre a delle analisi del sangue di routine. Tra quelli più comuni troviamo:

• Mal di testa
• Vertigini
• Pallore della pelle
• Stanchezza e debolezza
• Intorpidimento di mani e piedi
• Mancanza di respiro
• Temperatura corporea bassa
• Battito cardiaco irregolare o rapido
• Irritabilità
• Dolore toracico
• Difficoltà di concentrazione

Ma quali sono i rischi per il bambino? Le conseguenze di un insufficiente apporto di ferro durante la gravidanza sullo sviluppo del bambino possono essere più o meno gravi, come ad esempio un ridotto peso alla nascita, aumento del rischio di soffrire di anemia durante l’infanzia, fino a ritardo nella crescita cerebrale o di costituzione, fino alla più alta mortalità neonatale.

Ecco come combattere la carenza di ferro in gravidanza

In primis, qualora non si fosse già provveduto in questo senso, è importante aumentare il consumo di alimenti ricchi di ferro, come:

• Carne rossa o bianca,
• Frutta ricca di vitamina C.
• Legumi, soprattutto se vengono messi in ammollo e cotti per eliminare i potenti inibitori dell’assorbimento del ferro contenuti al loro interno.
• Verdure ricche di ferro il cui assorbimento è favorito dall’assunzione di vitamina C nello stesso pasto.

Soprattutto in gravidanza l’alimentazione non basta, quindi è necessario assumere degli integratori e, qualora il medico lo ritenga necessario, seguire una terapia mirata.

Quali integratori scegliere?

Gli integratori più completi, che contrastano la carenza di ferro in gravidanza ci sono quelli che combinano ferro e vitamina C, che oltre ad aumentare le difese immunitarie, partecipa all’assorbimento del ferro, la vitamina B12, essenziale per la sintesi dell’emoglobina e l’acido folico, che agisce in simbiosi per una perfetta emopoiesi. L’acido folico, infatti, associato al ferro, è utile nella sintesi dei globuli bianchi.

Tra i migliori integratori annoveriamo:

• Ferrolat Plus. IIntegratore alimentare a base di Ferro pirofosfato micro-incapsulato, Vitamina C, Vitamina B12 e Acido Folico, utile nei casi di aumentato fabbisogno di questi nutrienti.
• Multicentrum mamma DHA. Integratore in compresse completo di tutti i nutrienti necessari durante la gestazione